StoriaDigitate AMLA su qualsiasi motore di ricerca e finalmente vedrete comparire il sito della nostra associazione, ma non è sempre stato così.
Fino a poco tempo fa se digitavate e amla oppure AMLA o anche A.M.L.A. invariabilmente comparivano queste informazioni .
Amla è un potente antiossidante, in grado di rigenerare le cellule e rinforzare le difese naturali dell’organismo.
Il nome botanico è Emblica Officinalis, è una pianta famosa in India anche come Amalaki, ma viene chiamata comunemente Amla.
Produce un frutto succoso e carnoso di colore verde.
L’Amla è importantissimo nella medicina tradizionale orientale ed è la pianta più comunemente usata in India, in particolare nella medicina ayurvedica che la utilizza da migliaia di anni.
Solo recentemente ha iniziato ad essere utilizzata anche in Occidente.
L’Amla è la più ricca fonte di vitamina C esistente sulla Terra , è molto utile come coadiuvante per curare l’influenza e tutte le malattie da raffreddamento.
- È utile anche nell’anemia, nelle malattie croniche dei polmoni, nelle malattie del fegato e della milza, nella gastrite e in tutte le forme di reumatismo, artrite e artrosi.
- Cura la pressione alta, il colesterolo e i disordini cardiaci.
- Combatte virus, batteri e funghi.
- L’Amla inoltre rigenera le cellule, fa aumentare la produzione e la secrezione di interferone e corticosteroidi, gli ormoni che vengono prodotti dalle nostre ghiandole surrenali ed hanno la funzione di proteggere il corpo dalle infiammazioni e dai processi degenerativi.
Insomma anziché un’associazione di medici legali una vera panacea!
Ora c’è il sito che , come tutti i siti Internet, è rivolto molto più al futuro che al passato, indirizzato a ciò che si sta per fare e si farà , orientato a questioni pratiche come indirizzi, recapiti vari, link utili e cose simili; tuttavia un’associazione come la nostra, ormai vecchia di sedici anni, comincia ad avere sulle spalle anche un suo passato che sarebbe meglio ricordare per tutti quelli che non c’erano fin dall’inizio e quindi i più giovani e ancora per quelli che verranno in futuro…
Allora prima di tutto la data di fondazione con firma dell’atto costitutivo presso il notaio è l’otto di ottobre del 1997
In realtà furono necessarie due sedute di firma perché i 13 ( e poi dicono che quel numero porti sfortuna ) soci fondatori non erano riusciti a trovare una data che mettesse tutti d’accordo… “No io quel giorno ho una c.t.u. che non posso proprio spostare… No al lunedì io visito… “insomma la data di fondazione in realtà… sono state due,
Per la “storia” essi furono Giuseppe Ruggiero, Franco Marozzi (nostro attuale segretario) , Fatma Bozzato , Carlo Candotti , Giuseppe Deleo, Giorgio Della Croce, Antonio Flores , Alfredo Franco , Marco Giannini, Emilio Palestrini, Roberto Paoletti, Giovanni Persich, Giovanni Ruggiero.
Ma per arrivare a quel punto c’erano stati alcuni mesi di lavoro preparatorio: nella primavera del 1997, si erano tenute le prime cene segrete, qualcuno le definì addirittura carbonare (ma non per via della nota ricetta degli spaghetti ) in cui i più volenterosi si incontrarono per gettare le basi di un’iniziativa che si può dire veramente fu innovativa.
Questi colleghi davvero possono essere definiti volenterosi e un po’ visionari perché pensavano di costituire una associazione che riunisse i medici legali di Milano e provincia.
Volenterosi perché molti avevano detto ” ci vorrebbe una associazione” ma poi nessuno aveva fatto nulla di pratico per attuarla; visionari perché credere che fosse possibile riunire sotto un’unica bandiera decine e decine di liberi professionisti oltre alla struttura universitaria cittadina, fosse impresa quantomeno temeraria, se non addirittura utopica.
Fin da subito si pose la questione dei rapporti tra i numerosi libero professionisti e i colleghi universitari che facevano capo all’Istituto universitario di Medicina legale. La questione fu però risolta in modo brillante: l’associazione era una società di pari, un socio (universitario o libero professionista) è un socio e l’obiettivo di salvaguardia della figura medico legale era comune.
Naturalmente qualche diffidenza iniziale ci fu e certe ruggini che lavoravano in profondità non scomparvero subito, fu però il lavoro iniziale dei soci più volenterosi e i primi risultati che non tardarono ad arrivare, a creare concordia .
Vorrei ricordare qui ai più giovani chi furono a mio avviso i colleghi che più di altri fecero in modo che la coesione si consolidasse .
Un nome sopra a tutti è quello di Giuseppe Ruggiero che di tutto ciò fu l’anima ricoprendo per molti anni la carica di Presidente.
Penso davvero che senza la sua autorità di veterano della medicina legale milanese e senza la volontà di ferro che seppe dimostrare , AMLA non sarebbe mai nata e cresciuta e mi pare quindi doveroso ricordarlo in primo luogo .
Tra i soci fondatori sicuramente va ricordata l’opera di Giovanni Persich che fu abile e generoso trait d’union con gli universitari tra i quali vanno menzionati Antonio Farneti e il compianto Franco Mangili che aderirono da subito ad Amla collaborando fattivamente allo sviluppo iniziale.
Ricordo personalmente che il prof. Mangili, in un pubblico convegno a Brescia nell’ottobre 2000, intervenendo disse esplicitamente ” .. noi di AMLA” e certamente ciò costituì un riconoscimento pubblico che spianò la via alla nostra associazione , un vero e proprio viatico.
Nei mesi preparatori fu steso lo statuto che, tranne marginali modifiche, è tuttora in vigore e che prevedeva all’inizio con consiglio direttivo costituito dai soci fondatori che sarebbero rimasti in carica per due e poi per altri due anni per garantire che l’idea iniziale non venisse stravolta.
Questa clausola prudenziale si rilevò poi del tutto superflua perché fino ad ora nessuno ha mai voluto rivoluzionare scopi e obiettivi della nostra associazione.
Alla prima elezione vennero eletti presidente Giuseppe Ruggiero segretario Marco Giannini probi viri Antonio Flores e Roberto Paoletti.
Marco Scarpelli fu eletto rappresentante degli aggregati non medici legali e qui va aperta una parentesi.
Si decise infatti introdurre da subito la categoria dei soci aggregati ovvero degli specialisti in altre branche che, come recita lo Statuto all’art 3 d) sono soci aggregati gli odontoiatri e i medici non specialisti in medicina legale: i soci aggregati limitano i loro compiti all’ affiancamento del medico – legale per quanto concerne gli aspetti tecnici e specialistici della branca di loro competenza lasciando al medico legale la valutazione del nesso eziologico, del danno alla persona.
La domanda di adesione deve essere corredata dalla firma di due soci ordinari e deve esser approvata dal Consiglio Direttivo in carica”.
Lo scopo non era, come qualcuno temeva, di imbastardire la purezza della professione medico legale ma, al contrario, di coinvolgere gli altri specialisti, di amalgamarli e di far sì che fosse un momento di crescita professionale tanto per loro che per i medici legali. Questo stretto rapporto serviva quindi per continuare a vedere la medicina, anche quella specialistica, sempre ” sub specie juris”.
L’esordio pubblico fu il 24 marzo 2000 quando organizzammo, con uno sforzo non indifferente, anche perché molti componenti del direttivo non avevano mai svolto attività del genere, un convegno presso la aula magna del tribunale di Milano dal titolo “Il danno biologico da invalidità temporanea”.
Va detto che fu un successo: l’aula gremita non solo di medici legali ma anche di avvocati e magistrati, si tennero interventi qualificati, furono richieste copie degli atti che misero a dura prova la nostra modesta capacità organizzativa.
Vi è da dire soprattutto che la metodologia valutativa uscita da quel Convegno, ispirata anche alla letteratura scientifica della scuola medico-legale milanese, risultò vincente tanto che tali riferimenti valutativi sono oggi comunemente usati da tutti i medici legali italiani.
Vale la pena di ricordare che, dal punto di vista organizzativo, Amla ha seguito sempre due filoni: quello della aggiornamento e quello della difesa più di tipo sindacale della professione ( di cui si dirà meglio più avanti); per il primo filone vanno ricordati i successivi principali convegni organizzati .
24 novembre 2000 la nuova tabella INAIL di valutazione del danno biologico
27 giugno 2003 :la ctu nell’ambito del risarcimento del danno da lesioni dell’apparato dentario
15 maggio 2004 : Il sistema dell’equilibrio.
Intanto con cadenza circa mensile si tenevano sedute più ristrette per i soli soci al lunedì sera su temi specialistici o sindacali o relativi alle novità legislative.
Nel frattempo veniva redatto e inviato ai soci il bollettino “AMLA NEWS ” di cui sono stati prodotti circa 60 numeri.
Il secondo direttivo, come detto, fu costituito dagli stessi elementi che costituivano il primo mentre le prime elezioni vere e proprie si svolsero nel 2002 questi furono i risultati
Presidente : Ruggiero Giuseppe
Consiglio Direttivo: Giannini , Deleo , Paoletti , Candotti , Bogoni , Marozzi ,
Probiviri: Ferrari , Molendini Antonio
Rappresentante dei soci aggregati: Monestiroli
Di seguito vanno ricordati altri soci che hanno ricoperto cariche di consigliere o di proboviro , Antonio Flores, Marco Carucci, Luigi Storto, Elisabetta Mangili, Giuseppe Basile, Giorgio Zaccaria, Carlo Bernabei , Simone Casali, Arnaldo Migliorini, Raffaella Stucchi , Roberto Molteni , Annalisa Crespi, Francesco D’Evant ed altri ancora.
Successivamente Giuseppe Ruggiero fu nominato presidente onorario e gli subentrò alla presidenza effettiva Riccardo Zoja altri segretari furono Alberto Bogoni, Claudio Mecacci fino a quello in carica Franco Marozzi infaticabile e coraggioso paladino della nostra causa.
Purtroppo nel 2005 il nostro primo presidente Giuseppe Ruggiero ci lasciò e qui è giusto ricordare tutti soci che sono scomparsi in questi anni: Franco Mangili, Umberto Milla, Emilio Palestrini , Augusto Devant , Alberto Ferrari, Giorgio Pifarotti e Alberto Martinotti, nonché il socio onorario Raineri Luvoni.
Va anche aperto il discorso relativo a FAMLI : fu sempre su nostra iniziativa che si presero contatti con altre associazioni già esistenti in altre città o anche con singoli colleghi di altre sedi, stimolandoli a fondare una loro associazione che poi si federasse in una federazione delle associazioni medico-legali che ebbe come primo presidente Antonio Farneti seguito poi da Fabio Buzzi e oggi da Mario Tavani con Marcello Valdini come imprescindibile segretario. La federazione si è allargata ad numerose altre associazioni, assumendo una rilevanza anche nazionale con i vari convegni che furono organizzati successivamente .
Ma per tornare alla storia di Amla non dobbiamo dimenticare le importanti iniziative che sono state intraprese: la già citata pubblicazione scientifica sulla temporanea inabilità biologica di Mangili Morini e Candotti, la partecipazione critica alla consensus Conference di FAMLI sulla della capacità lavorativa specifica partecipazione critica che ha prodotto anche elaborazioni anch’esse oggetto di pubblicazioni su riviste e monografie a cura di Elisabetta Mangili e Marco Giannini.
Sul versante parasindacale si può solo brevemente accennare alle varie tematiche affrontate.
L’approfondimento della questione dell’applicazione dell’Iva alle attività medico-legali (produzione di parere , e in assistenza in sede di contenzioso tributario)
La lotta all’abusivismo medico-legale con decine di segnalazione all’ordine dei medici di improprie diciture sulle carte intestate, le prese di posizione sulla libertà dei singoli professionisti rispetto all’irreggimentazione in organizzazioni fornitrici di servizi alle compagnie , nonché la sorveglianza massima sui rapporti tra medico-legale e sua committenza (in particolar modo compagnie di assicurazione e uffici giudiziari).
A parte va ricordata la stesura e pubblicazione delle norme di comportamento nell’attività medico-legale vero e proprio codice deontologico del medico legale a cura della commissione composta da Annalisa Crespi, Elisabetta Mangili, Claudio Mecacci , Marco Giannini e da Raffaella Stucchi.
Senza falsa modesta possiamo affermare la assoluta l’unicità di questa proposta tra l’altro resa pubblica in un convegno tenutosi il 23 settembre 2011 , alla presenza del presidente dell’Ordine dei Medici di Milano Ugo Garbarini ( nostro socio dalla fondazione) e dei Professori Paolo Cattorini e Mauro Barni.
Né va dimenticata la fattiva collaborazione intercorsa sia in passato che molto recentemente con l’Osservatorio per la Giustizia Civile ( ed in particolare con il dott Damiano Spera) , per la stesura del quesito peritale con particolare riguardo alla recente introduzione delle nuove normative in sede di risarcimento civile auto.
Tale quesito, che è stato a lungo e anche vivacemente dibattuto al nostro interno, è già stato più volte reso pubblico ( ad esempio nel convegno della Melchiorre Gioia del 2013)
Mentre sono ancora in corso i lavori delle commissioni sulle parcelle e sugli aspetti prettamente scientifici dela distorsione cervicale ed infine sulla valutazione della sofferenza morale , non va sottaciuta anche la costante collaborazione con la Sezione I Civile del Tribunale di Milano per la selezione dei CTU nell’ambito delle cause per responsabilità medica, sottolineando con estrema fermezza al nostro interlocutore l’importanza della formazione di collegi peritali costituiti dal medico-legale e dallo specialista; prassi che ha portato ad ottimi frutti ottenendo un radicale mutamento delle modalità del conferimento degli incarichi.
Fino a giungere alla attualità della collaborazione con la rivista Medicina e Diritto , ma ciò rappresenta l’oggi di AMLA e non la sua storia.
Fermandoci qua e guardandoci indietro possiamo dire che una certa mole di lavoro è stata fatta, ma dobbiamo sempre guardare davanti a noi per essere pronti al nuovo che avanza che spesso non ha valenza positiva per la nostra professione, come la recente normativa sul danno biologico sembrerebbe dimostrare.
Ma… come dice Scarlett O’Hara “… Domani è un altro giorno “.
Milano 23 settembre 2013 Marco GIANNINI